"Se si vuole contribuire al benessere del mondo bisogna cominciare dalla propria casa"
Mahatma Gandhi

martedì 27 aprile 2010

CASE IN LEGNO PREFABBRICATE


L'abitazione prefabbricata è vista ancora con sospetto, ma garantisce estetica, salubrità, rispetto per l'ambiente ed è economicamente più vantaggiosa di quella in muratura tradizionale pur garantendo risparmi energetici maggiori.

La casa con struttura in legno si propone ormai anche in forme di architettura contemporanee e non è più collegata alla baita di montagna, il legno può convivere con altri materiali come intonaci, mattone, pietra e vetro.
Il legno ci riporta ad un'altra dimensione del vivere la casa: è una materia viva che respira insieme a noi e che ci permette di reintrodurre nelle nostre case un pò di quella natura che abbiamo lasciato fuori. Mette in equilibrio il livello d'umidità dell'aria interna e agisce come filtro rilasciando nell'ambiente aria rigenerata. Riduce l'inquinamento elettromagnetico, le polveri e l'elettrosmog. Dal punto di vista energetico racchiude in sè l'energia immagazzinata nel corso di tutta la vita delle piante da cui è tratto, le quali assorbono incessantemente anidride carbonica.
Quando si parla di prefabbricazione nella costruzione, bisogna sgombrare il campo dall'accezione non del tutto positiva che questo termine spesso ha per un profano. nel caso dell'edilizia strutturale in legno, significa che una parte della costruzione della struttura della casa viene realizzata direttamente presso l'azienda costruttrice e poi trasportata sul posto per essere montata. Di fatto, il costruttore in legno strutturale è un costruttore edile che usa il legno invece del sistema costruttivo tradizionale ossia in muratura di calcestruzzo.
L'aspetto finale della casa sarà quello che decidono proggettista e committente e dipende anche dalle finiture di tamponamento delle pareti che potranno essere, ad intonaco, in pietra o altro materiale.

lunedì 26 aprile 2010

LA BIOARCHITETTURA


Si definisce Bioarchitettura l'insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema antropico-ambientale. In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse, la bioarchitettura tende alla conciliazione ed integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali ed i fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.
La bioarchitettura, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha l'obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l'ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future.

Alcuni dei principi progettuali alla base della bioarchitettura sono:

-ottimizzare il rapporto tra l'edificio ed il contesto nel quale viene inserito. Compito dell'architetto, come afferma Christian Norberg-Schulz, è creare luoghi significativi per aiutare l'uomo ad abitare, ciò attraverso la comprensione ed il rispetto del genius loci – lo spirito del sito;

-privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo;
salvaguardare l'ecosistema;

-impiegare le risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);

-non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);

-concepire edifici flessibili ad eventuali rimozioni, sostituzioni o integrazioni degli impianti, e a possibili ampliamenti o cambiamenti di destinazione d'uso;

-prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili;

-utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.

TECNICHE DI PROGETTAZIONE

Affinché tali principi possano integrarsi coerentemente è necessaria una progettazione che si avvalga del contributo di numerosi specialisti. L'industria delle costruzioni ha un forte impatto ambientale a causa dell'altissimo consumo energetico, delle sue emissioni nell'atmosfera, dell'inarrestabile consumo del territorio e del diffuso utilizzo di materiali di origine petrolchimica che determinano gravi problemi di inquinamento durante tutto il loro ciclo di vita. Fine primario della bioarchitettura è dare all'edilizia un nuovo indirizzo rivolto sia al rispetto delle esigenze dell'uomo che al rispetto dell'ambiente, ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un green building.
In questo senso la così detta “casa passiva” riesce a raggiungere un impatto zero sull’ambiente, non richiedendo energia per riscaldare gli ambienti, ma attraverso un’attenta progettazione riesce a sfruttare l’energia proveniente dall’esterno (sole) e quella prodotta al suo interno da elettrodomestici e dalle stesse persone che vi abitano, rinunciando così alla presenza di impianti di riscaldamento.
Senza raggiungere progetti così sofisticati, la bioarchitettura si può avvalere delle energie rinnovabili per fornire l’energia termica ed elettrica necessaria. Per il riscaldamento si possono utilizzare i pannelli solari termici ( o collettori solari), gli impianti a biomassa o la geotermia a bassa entalpia. Per fornire energia elettrica si possono utilizzare i pannelli fotovoltaici, oppure sfruttare l’energia eolica con impianti di mini o micro eolico o se disponibile un corso d’acqua con caratteristiche adeguate, si può pensare anche ad un impianto mini idroelettrico.
Queste tecnologie possono così agire positivamente nel ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 e di altri gas inquinanti. Grazie al loro utilizzo ed una progettazione attenta si può arrivare ad avere edifici energeticamente autosufficienti.

venerdì 23 aprile 2010

WRIGHT ESEMPIO PERFETTO


La casa sulle cascate di Frank Lloyd Wright è solo il primo esempio di progetto inserito perfettamente nella natura, ho voluto aprire il mio primo articolo ricordando questo grande architetto.